Thumbnail: uno sguardo su Bz Akira Santjago
























Intervista su I Think Magazine : 
http://www.ithinkmagazine.it/thumbnail-bz-akira-santjago/

1.Chi sei, da dove vieni e che musica proponi.

Ciao, sono Bz Akira Santjago e con un urlo tremendo e gelido, arrivo da una piccola città, Gaeta. Sono un giovane guerriero dal volto impavido, “sicuramente lui ci aiuterà” (cit.). Sono un musicista/compositore mashupper audio/video, legato al mondo e alla cultura Hacker e a quella Pirata; creo musica punk, elettronica e non, e sopra la musica compongo anche con le immagini creando mash-up videomusicali a tema (culture jamming, artivism, hacktivism, sociale, spirituale).

Lavoro molto sulle associazioni immagini/immagini, immagini/musica, immagini/suoni e associazioni concettuali. Utilizzo la tecnica del Detournement, sovverto il significato delle immagini originali inserendole in altri contesti semantici attraverso nuove relazioni per creare nuovi significati e una nuova storia. La mia è composizione a più dimensioni: c’è la composizione musicale, che è la parte più grande del lavoro ma è composta per le immagini che “mashupperò” sopra seguendo un’idea concettuale precisa che si risolverà nel risultato finale.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di te?

Questo non lo so. Probabilmente per alcuni versi sì, per altri no. Sto cercando di creare nuovi concetti, nuove percezioni, nuove sensazioni, che hackero da dati vecchi e/o non ancora elaborati. Qualsiasi sia il codice che gli hacker dell’astrazione hackerano, sia esso linguaggio di programmazione, lingua poetica, matematica o musica, curve o colori, astraggono comunque mondi nuovi; credo che abbiamo bisogno sempre di cose, mondi, storie nuove, che rompono con il mondo del pensiero unico. Sicuramente, io avevo bisogno di Bz, dello Snowcrash Project, della mia musica e del mio percorso artistico che per me è stato ed è un percorso di guarigione, ricerca e liberazione individuale.

3.Se tu fossi una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al tuo sound?

Nel sound sono stato sicuramente influenzato da band musicali del passato che seguivo, come i primissimi Litfiba, gli AC/DC, gli Iron Maiden, i Subsonica, i Rage Against The Machine, ma anche tanto dalla musica classica. La mia musica è un mash-up di generi musicali diversi, in genere compongo quello che mi piace, che mi fa stare bene senza preoccuparmi di aderire per forza a un genere o a qualcosa di preciso; seguo le mie urgenze creative senza preoccuparmi se le mie creazioni possano o meno rientrare in qualche canone prestabilito, né se possano corrispondere a delle competenze specifiche o a una tecnica, per raggiungere e piacere a un certo pubblico. Un artista del passato a cui comunque devo molto è Frank Zappa, non solo a livello di sound.

4.Il brano del tuo repertorio che preferisci e perché questa scelta.

Direi Freak Out, perché: “i posti e le persone più inquinanti sono quelle per cui va tutto bene… impeccabili fuori e marce dentro. È lì che si rischia di impazzire, in una società dove il valore supremo è l’apparenza. Tutto (almeno ciò che socialmente è approvato) è contro di noi, tranne il nostro sentire (preziosità bistrattata e quasi dimenticata). E allora dovremmo ormai avere chiaro che solo il nostro sentire ci può salvare. Non facciamo affidamento sull’altrui approvazione ma seguiamo e rivalorizziamo i nostri SI e i nostri NO. Chi ha ucciso la propria emotività/interiorità/sentire non si farà scrupoli nell’uccidere la nostra. È matematico”. È una videomusica che mi ha portato a consapevolezze molto forti, frutto di un trascorso molto pesante.

Potete ascoltarla da qui: http://bzakirasantjago.blogspot.it/2016/08/freak-out-bz-akira-santjago.html

5.Il disco che ti ha cambiato la vita.

Il disco che mi ha cambiato la vita è quello dello Snowcrash Project, anche se non è un disco, senza alcun dubbio, questo lo urlerei, perché poi “mettere il proprio nome su un disco non conta un cazzo. Chiunque lo può fare, ma c’è una grande differenza tra raggiungere la notorietà e conquistare il rispetto di sé attraverso la musica” (Cobain, ndr). Tra i dischi che ho amato cito sicuramente i primi album dei Litfiba, quelli dei CSI, Freak Out dei Mothers of Invention e Nevermind dei Nirvana.

6.Il tuo live più bello e quello invece peggio organizzato.

Il mio live più bello è stato a Itri, un piccolo paesino vicino Gaeta, al festival Serpenti in Piazza, organizzato da una ragazza del posto, dove mi alternavo con musicisti indipendenti con i controcoglioni da cui ho ricevuto feedback positivi e importanti. Ma da ricordare anche il primo live al parco del Ninfeo a Genazzano.

Di peggio organizzati non ne ricordo ma vi racconto un aneddoto curioso avvenuto al Mash Rome Film Fest a Chieti, mentre aspettavamo in un bar gli organizzatori del festival, di cui ero l’ospite artistico. Ad un certo punto tutti gli astanti hanno iniziato a dire “è arrivato Mosè, è arrivato Mosè” ed entra questo figuro canuto che effettivamente credevo fosse Charlton Heston ne I Dieci Comandamenti; mancavano solo le tavole della legge in mano per lanciarle sul Vitello d’Oro. Poi finisco a pranzo in una villa di una riccona del posto, vestito elegantemente con un pantalone mimetico, una maglietta nera e un cappello in testa; e mi sembrava di stare nel ristorante di Continuavano a Chiamarlo Trinità, con i camerieri timorati e tutti questi elegantoni a mangiare minuscole porzioni di cibo in piatti dalle dimensioni spaziali, e io a pulirmi le dita nella brocca d’acqua (mi sarebbe piaciuto molto) a desiderare una padellata di fagioli piccanti; insomma fuori posto. E c’è questo Mosè che mi sta al fianco e mi parla in continuazione di biciclette e di ciclismo; al che esprimo il mio parere sul ciclismo, in maniera lapidaria, parlando di doping e di dopati, e questo diceva no, non è così, non è colà; be’ c’ho quasi discusso, per poi scoprire, alla fine del pranzo, che era Francesco Moser! Non c’entra nulla con l’evento peggio organizzato ma per me quel momento troppo positivo non è stato…

7.Il locale di musica dal vivo secondo te ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove hai suonato o ascoltato concerti di altri.

C’era un locale a Formia, a Vindicio, che ora purtroppo ha cambiato gestione, il Baraonda, dove facevano live hard rock, metal, spettacolari e molto coinvolgenti, oltre a ospitare artisti e musicisti molto particolari. Ho fatto una serata lì: era un locale sul mare e dovevi scendere delle scalette per entrare all’interno di questo pub cantinaccia underground infernale e ricordo la prima volta che sono andato, c’era un gruppo che faceva canzoni dei Black Sabbath; dopo due ore intense di musica  sono uscito dal locale, spettinato dalle casse, sembravo Einstein, piacevolmente sorpreso. Esistono realtà molto piccole, a volte nascoste, anzi soprattutto nascoste, che possono darti cose che il locale più valutato e più figo e frequentato del mondo, non potrà mai darti; basta cercarle.

bzakirasantjagoacaro8.Le tre migliori band emergenti della tua regione.

Sicuramente i Breda Anancy (genere reggae) dell’ex chitarrista dei Drop Out, Danilo Camusi: http://www.bredaanancy.com/

Non me ne vengono in mente altre.

9.Come seguirti, contattarti, scambiare pareri con te.

Dal sito-blog del progetto: http://bzakirasantjago.blogspot.it/

O dal gruppo facebook del progetto: https://www.facebook.com/bzakirasantjagosnowcrashproject/

Ma il facebook personale: https://www.facebook.com/bzakirasantjago

10.La decima domanda, che mancava: “Fatti una domanda e datti una risposta”.

D: Se fossi Gigi Marzullo, che domanda ti faresti e quale sarebbe la tua risposta?

R: Come posso rispondere senza rischiare di entrare in un circolo cosmico di domande che può innescare a catena una distorsione spazio-temporale pericolosa per l’intera umanità? Immaginate che la vita come voi la conoscete si fermi istantaneamente e ogni molecola del vostro corpo esploda alla velocità della luce; intendo cose da Vecchio Testamento, proprio roba del tipo: collera divina, fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono, quarant’anni di tenebre, eruzioni, terremoti! Morti che escono dalle fosse! sacrifici umani, cani e gatti che si accoppiano, masse isteriche, Cthulhu, risvegliato dal suo sonno eterno, che diventa Presidente del Mondo e vince il premio Nobel per la Pace (e qui ho come un deja vu). No, meglio di no, meglio fare una domanda più semplice e meno pericolosa, quindi cambio:

D: Chi sei, Bz, e cosa vuoi da tutto questo?

R: Non sono me: voglio servire l’Universo e hackerare me stesso.

DORIANA TOZZI



Categories: Share

Leave a Reply

Update cookies preferences